DONALD TRUMP

 

 Imprenditore di successo, star televisiva, e sopratutto uno degli uomini più ricchi al mondo, sono questi i tratti salienti del neo presidente Donald Trump.

Più pericoloso dell’ isis secondo l’economist, un incognita per l’economia mondiale secondo un sondaggio tra analisti fatto dal wall street giornal; attaccato dai vertici, adorato dall’uomo comune, considerato secondo alcuni l’ultimo vero americano, un uomo arrogante, avaro, ambizioso, che vuole tutto per sé.

A fine anni ’60 prende le redini della famiglia con un patrimonio complessivo di 200 milioni di dollari e contatti con il mondo della politica cittadina.

A differenza del padre, anch’esso imprenditore, lascia le periferie e punta a New York  più specificatamente a Manhattan, dove ristruttura la citta un grattacielo dopo l’altro, sfruttando la fame di soldi del municipio anticipando perfino di un anno le tasse assicurandosi ampie detrazioni fiscali, cosi in poco più di 10 anni non solo ristruttura l’intera New York, ma costruisce il marchio Trump e lo fa a qualsiasi costo.

Nonostante negli anni abbia avuto alcuni fallimenti importanti come ad esempio il Taj Mahal un casino da oltre un miliardo di dollari; che però falli per causa di molti fattori quali la localizzazione, il pubblico e la tempistica, il segreto del successo che ha permesso a Donald di ripartire è il suo cognome che lui stesso è riuscito a trasformare negli anni in un brand, in una garanzia di celebrità.

Nel 2004 intorno a lui viene costruito un programma tv che fa il boom di ascolti in America, The Apprentice, il programma che seleziona futuri Trump che dà a Donald una riconoscibilità molto elevata, facendolo entrare nel salotto degli americani affermandosi nell’opinione pubblica come un autorità, un’entità superiore, tant’è che spesso gli capita di citare Mussolini senza farsene un problema.

Questa idea di superiorità fa si che Donald si consideri un entità superiore, un Superuomo D’Annunziano.