TEORIA DEL SUPERUOMO

Quando si parla di Superuomo, si fa riferimento alla teoria del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche vissuto nella seconda metà dell’800 nel periodo storico chiamato Belle Epoque.

Secondo Nietzsche, il Superuomo rappresenta un’evoluzione dell’uomo,cosi come egli rappresenta un’evoluzione della bestia. Nietzsche afferma infatti che l’uomo è un ponte tra la bestia e il Superuomo.

Nel pensiero di Nietzsche, il Superuomo è l’individuo che è diventato totalmente padrone di se stesso e che quindi non ha bisogno delle leggi e della morale imposte dall’esterno.

La trasformazione dell’idea del Superuomo da mito individualistico a fenomeno di massa è tipico delle dittature dell’ ‘900: il Superuomo diventa il capo che domina le masse.

Quando si attribuiscono caratteristiche Superomistiche a leader politici come Trump, si attiva la stessa trasformazione del significato della parola.

Anche D’Annunzio, uno dei primi a divulgare in Italia alcune teorie di Nietzsche, si appropria delle idee del filosofo tedesco con una certa superficialità, che lo porta a sovrapporre la figura del Superuomo a quella dell’esteta a quella dell’individuo eccezionale, e non più a quella figura di colui che ha la piena padronanza di se stesso.

Donald Trump cosi come Gabriele D’Annunzio si rispecchiano nella teoria del Superuomo qualificandosi per la loro superiorità rispetto alle masse e diventando i leader che le guidano, come accade a D’Annunzio quando si impone a capo del impresa di Fiume, così come è capitato a Trump nella conquista della Casa bianca.

La superiorità rispetto alle masse è una caratteristica costante dei protagonisti delle opere d arte di D’Annunzio, infatti dopo la scoperta del pensiero di Nietzsche l’individuo eccezionale D’Annunziano si veste dei panni del Superuomo, come accade all’io lirico della raccolta di poesie Alcyone di D’annunzio .

 

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